domenica 23 dicembre 2007
Nota a margine di una giornata di studio: c'è qualcosa di magico nella possibilità di una corrente, a parità di portata o di energia, di trovarsi in stato veloce o lento. Ma quasi nessuno lo può comprendere, perché alcune poesie sono scritte con la matematica, ed ogni aggettivo è praticamente perfetto, esattamente al posto giusto, esteticamente compiuto e con significato infinitamente profondo. Può una formula suscitare emozioni?
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