venerdì 29 febbraio 2008

Non tutti gli incontri sono casuali. Forse vi è un destino in ogni contatto e quest'oggi mi è più chiaro di prima. Non capita spesso di incontare due persone che meditano lungo il fiume. Ma soprattutto è raro il fatto che, pur non avendoli mai visti prima, loro ti abbiano già notato per ben due volte, in luoghi e situazioni differenti, di cui una proprio nella stessa identica postura in cui io ho incontrato loro. Sono colpito.

Ecco, le connessioni energetiche che legano il cosmo, eccone le prova.

giovedì 28 febbraio 2008

Dormo dalle tre alle cinque di pomeriggio. Mi capita quando apro il libro di Ingegneria Fluviale, al capitolo uno, paragrafo 1.3.1. La dedica all'ingegnere del genio civile Palvis mi fa pensare a qualche sorta di malattia collegata alla calvizie. Palvis. Forse dormo poco, ma le giornate sono troppo intense per dormire più ore e rinunciare alla vita. Come montagna ho vacillato allo scontro tettonico con una placca a me vicina: ci sono rimasto male, ma nutro ancora alcune speranze. A notti alterne dimentico me stesso, dimentico i miei problemi e la mia forma, e mi sciolgo come neve al sole di fronte ai misteri perfetti della vita.

Forse ora fumerò una sigaretta.

martedì 26 febbraio 2008

Gli alberi di Mesiano

Tigli composti a bordostrada,
soldati in filari sull'attenti, spoglio:
angolosi gomiti feriscono il vento
a fine febbraio.

Aracniche ramaglie
ramificano ordinate,
un taglio divorante e severo e austero
modellato d'un rombo tuonante di sega.

Attendo la primavera per scoprirvi
sciogliere i vostri cuori smeraldi,
perchè mostriate agli aguzzini
le venature morbide dell'armonia celeste.
Andiamo, andava fatto amico mio, non averne a male. Lo sai bene, questa è la terracotta in cui è modellata la mia anima. I compromessi, proprio non riesco ad accettarli.
Come persona, così come autore, vorrei muovermi sul sottile confine tra realtà e sogno, su quella invisibile linea che separa l'esistente dal nostro desiderio di creazione e magia. Rendere umano l'irreale e sognante l'umanità.

Vorrei volare in cielo come Remedios La Bella, mentre stendo il bucato ad asciugare.

domenica 24 febbraio 2008

Alla sera

Forse perché della fatal quiete
tu sei l'imago a me sì cara vieni
o sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,

e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme

delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.

- Ugo Foscolo -

sabato 23 febbraio 2008

Bere e fumare in un breve arco temporale, codesto è un buon tentativo di diventare dello stesso colore diafano dei muri bianchi di casa mia. Rimane un filino di mal di testa, ma per il resto il gioco della morra mi ha emozionato moltissimo, con successiva contusione del dito pollice, per il troppo fervore. Le persone più simili, generalmente, si siedono tutte una accanto all'altra, in una tavolata. Più lontani dal centro se ne stanno invece coloro i quali non hanno intenzione di integrarsi, quelli per cui la paura di esporsi e maggiore della voglia di stare bene: un ottimo modo di costruire una gabbia per se stessi. Per sentirsi tra mura sicure, che isolano però dal mondo esterno. Quelli per cui stare comodi è più importante di stare vicini: una razza che non riesco più a perdonare.

Uff...quanta grappa di troppo! E per il resto...chi va in Perù? Io? Io no di certo...

giovedì 21 febbraio 2008

Oggi in auto, mi sono reso conto che il mio spirito si sta trasformando in una montagna. Ciò mi rende felice, prendo coscienza di ciò mentre accade. Sul piano materiale, scalare con gli amici è stato meraviglioso al sole di febbraio.

mercoledì 20 febbraio 2008

Mai sprecare il proprio tempo. Se la propria strada è lunga e complessa, perdersi in aspetti futili significa non darsi la possibilità di percorrerla fino in fondo. Ciò va sempre tenuto a mente, nel fare ciò che spiace.

lunedì 18 febbraio 2008

Ira ed accidia immotivate che mi prendono alla radice, che risalgono da profondità che non conosco e mi prendono al cuore senza darmi possbilità di scampo, per alcuni secondi, minuti, forse anche per una intera ora. Le persone che mi stanno intorno diventano scomode, fardelli troppo pesanti per fingere che tutti i loro discorsi mi interessino, che le loro presenze abbiano un senso per me. Non si salva nessuno.

Ah! Inutile fingere di essere buoni! Non ora.
Sogni particolari si insinuano nella mia notte, mi lasciano dimentico al mattino, ma con emozioni contrastanti sul fondo del mio essere. D'un tratto ricordo alcuni fotogrammi di una vita non vissuta, di parole non dette, di sentimenti vissuti solo in altri contesti. Eppure un sogno insegna così tanto su se stessi, su movimenti profondi che non avremo altro modo di sondare. Hanno un fascino antico, atmosfere simili ad ancestrali riti magici.

Cosa accadrebbe, inoltre, se un software fosse programmato per programmare un software differente da se stesso? O forse, potrebbe il dialogo tra due software, il confronto, permettere loro di generarne uno nuovo? E' possibile che una macchina prenda coscienza di se stessa? Credo proprio che le due domande siano indissolubilmente connesse.

venerdì 15 febbraio 2008

Pools of sorrow and waves of joy tutte in un lungometraggio visonario e toccante. Che colonna sonora, quali emozioni, condivise. Cantare al cinema mi ha reso euforico. Come presagivo, è stata una serata perfetta. Mi sono sentito perfettamente bene, come in un sogno, da cui non vorrei svegliarmi, in cui per metà mi sento tutt'ora.

Would you like to come with me across the universe?

giovedì 14 febbraio 2008

Quest'oggi ho deciso di non studiare. Un sacco di cose buone sono già accadute e ne accadrano altrettante prima della mezzanotte. Non ha senso rovinare una giornata così perfetta con il solito cucchiaino di sterco. Per oggi, ne faccio a meno. Niente medicina, solo zucchero, zucchero, zucchero.

mercoledì 13 febbraio 2008

Quest'oggi il premio trentino di "capacità umana di relazioni con il prossimo" va a Cristina ed al suo figlioletto di due mesi Simone che, mentre mi godevo as usual la mia sigaretta con caffè e musica sull'Adige, si sono avvicinati per fare due chiacchiere, per ascoltare un po' di musica e sparlare dei vicini. Non ne potevo davvero più di persone indifferenti che mi passano accanto solo, mi sbirciano di soppiatto e distolgono gli occhi.

martedì 12 febbraio 2008

Giunsi un giorno in un villaggio Bulang, nella regione dello Xishuangbanna. Qui vi trovai una vecchia indovina, seduta a terra all'uscio della sua casupola in legno. Un amico, traducendo per me quel dialetto in inglese e viceversa, la interrogò sul mio destino. Ricordo quelle parole: "un pallone gonfio d'elio cerca il cielo con tutta la sua forza, ma pesi di piombo lo trattengono a terra. Quando si libererà dal suo fardello, finalmente potrà salire in alto, ma abbracciando il suo destino non potrà, infine, che scoppiare."

Forse sono un violento, ma vivere la vita con passione significa anche essere estremi quando apparentemente non ve n'è bisogno alcuno. Agisco così con le persone a cui voglio bene.

lunedì 11 febbraio 2008

La domanda alla radice, almeno per oggi, o forse per tutto l'esistere umano, è la seguente: "Why do we have to suffer?" Camus pensava che il problema centrale della filosofia fosse l'esistenza, che le dodici categorie kantiane fossero un problema secondario, ma forse nemmeno l'esistenza sarebbe un gran problema, se non ne soffrissimo a tal punto, se non ci sentissimo eternamente insoddisfatti della vita stessa.

Senza la sofferenza, non potremmo forse definirci nemmeno esseri umani, ma divinità, o animali. E' il nostro gradino, quello su cui appoggiamo, che è caratterizzato da tale peculiarità...un passo più indietro le scimmie, il buddha uno più avanti.
Nella notte ascolto la colonna sonora di "into the wild", mentre rifletto su ciò che la pellicola ha lasciato dentro di me, su come sia stato possibile scorgere l'amico di sempre che mi attendeva per ultimo in sala, verso di me con il suo abbraccio, ed una donna in tuta rossa che mi ha mandato un bacio. Quale fascino e mistero in una vita passata nella solitudine, nell'assoluto distacco dagli altri esseri, smarrito in un mondo senza confini, lontano da tutto come un isola. Al freddo, per morire stupidamente, avvelenati, senza uscita e possibilià di tornare indietro nel tempo, come morsi da un serpente nel deserto del Sahara. Ed io ti conosco solo per la tua stupida morte, quella che ti ha reso un esempio.

Un inchino per Christopher Johnson McCandless.

domenica 10 febbraio 2008

Voglio essere come la montagna,
rimanere saldo in me stesso ed immobile quando infuria la tempesta.
Voglio imparare ad essere come l'acqua,
accogliere i cambiamenti mutando la mia forma.

Voglio essere profondo come l'oceano,
respirare dello stesso respiro del cielo.
Brillare della stessa luce di cui brillano le stelle.

Devo imparare a vivere nell'armonia vibrante dell'universo.

giovedì 7 febbraio 2008

Bevo un caffè seduto fuori casa, fumo una sigaretta mentre contemplo il fiume e le montagne innevate, la Paganella ed il Bondone di fronte a me ed uno spicchio del Brenta lontano, nel cielo di cristallo. Joni Mitchell che mi fa scivolare nel profondo del mondo con la sua voce chiara. Si sta proprio bene. "Io sto bene" come diceva Gaber in una canzone. Il mondo oggi mi ha mostrato il suo sorriso sincero, non potrei che esserne euforico.
La ricchezza di una giornata giunge quando meno lo aspetti, dopo un esame, in un pomeriggio apparentemente privo di attrazioni, nel gioco dell'assassino al bar, quando poco prima avevi voglia di andare a dormire.

Come hai potuto...mandarmi alla forca!
"Mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che grande questo tempo che solitudine
che bella compagnia."

- Spiriti solitari -

mercoledì 6 febbraio 2008

"You can look out and see, other than points of light, there is no sense of being close to anything, so you are truly an island.”

- The Wild Blue Yonder -

martedì 5 febbraio 2008

Infine egli si accostò al maestro Wang e disse lui: "Maestro, la forza della catena risiede nella resistenza dell'anello più debole". Il maestro sorrise; lentamente sollevò la mano sinistra per appoggiarla sulla spalla dell'Allievo. Rimaserò così, uniti, legati da una segreta conoscenza, per alcuni lunghissimi istanti.

lunedì 4 febbraio 2008

Tornato in uno stato di profonda concentrazione spirituale, l'allievo poco a poco comprese. Se lui stesso era la catena, ogni sua parte era del tutto fondamentale, del tutto necessaria per la sua esistenza e per il suo cammino come essere. Qual'è dunque il senso nell' evolvere enormemente in una direzione, se si trascurano tutti gli altri infiniti aspetti della propria esistenza. Quale senso può avere lo studio dei testi sacri, se il corpo fuori marcisce ed allo stesso modo, quale volontà può portare alla prestanza fisica, rimanendo solamente perfetti contenitori, vuoti all'interno.

"Al momento della morte - pensò d'un tratto - non saranno tutte le mie qualità e capacità a tenermi in vita, ma sarà solamente quell'unico punto, quell'unica parte incrinata, a rompersi, portando con se ogni alto volto del mio essere. Nel momento della sofferenza, non saranno certo tutte le felicità di cui ho goduto ad ammutolire quel rantolo doloroso, nè varrà il mio spirito saldo, a difendermi da ciò a cui non ho voluto porre attenzione."

Capì che la massima attenzione e cura non andava indirizzata ai propri pregi, bensì alle proprie debolezze. Realizzare tutto questo lo pervase d'una emozione particolare, da una evidenza cristallina che infine si palesava di fronte a lui, come potesse leggerla su foglio di carta di riso dipinto a grandi e nitidi caratteri.

Come un fiore dalla terra, dentro di lui germogliò la Risposta.

sabato 2 febbraio 2008

Quest'oggi, all'interno della mia abitazione ed in mia assenza, sono giunti alcuni alieni. Indifferenti ad ogni cosa di valore e di interesse, trascurando i libri, le foto, gli elettrodomestici, hanno invece lasciato un inconfondibile segno del loro passaggio. Tornato a casa ho infatti trovato tutti i piatti sporchi, e le padelle anche, in due sacchetti di plastica posti sul pavimento. Erano nel lavello, ed ora eccoli sul pavimento. Con mio grande stupore, pensavo che qualche coinquinlino li avesse lavati, ed invece, in un primo momento, non mi ero accorto del passaggio dei simpatici omini verdi. Nessuna persona sana di mente, infatti, avrebbe potuto traslare senza motivo tutti i piatti sporchi dal lavello al pavimento. Preferisco pensare siano stati gli alieni.

venerdì 1 febbraio 2008

Immaginatevi di essere Joel ed Ethan Coen, e trovarvi a casa e bere vino. Poi d'un tratto nasce l'idea d'un personaggio cazzone, che vive la vita come viene, ed un suo omonimo, un doppio ricco ed antipatico, magari sposato con una donnetta di facili costumi, ex pornodiva. E perchè non metterci un amico ebreo, sempre incazzato, imparanoiato con i ricordi del vietnam, e giocano a bowling tutto il giorno. Un altro bicchiere di vino, brindiamo alla nascita d'un mito.