giovedì 17 gennaio 2008

Brutto vecchio bianco, faccia da diavolo, smettila di far parlare di te! Vorrei poter mettere una imparziale carica esplosiva alle fondamenta di San Pietro e far crollare ogni opera d'arte, ogni simbolo, ogni altare, ogni uomo inteso come servo del signore. E vorrei che fosse un evento cruento, non uno scomparire silenzioso. Perché di fronte ad una tolleranza tipicamente cristiana, essere atei significa essere intolleranti. Niente dialogo, niente dialogico contaminarsi d'opinioni con coloro i quali s'abbandonano al dogmatismo più stupido, con coloro i quali non vedono, in quella Pietra romana, una storia di violenza e soprusi e ingiustizie e roghi ed altre e altre ancora malignità. Ci sono errori che non possono essere perdonati.

Come uomini possiamo avere un'etica, ma come figli di questo dannato dio cristiano, possiamo solo balbettare dei valori stantii ed ipocriti. Senza abbandonare questo vecchiume, non saremo mai uomini nuovi, non saremo mai liberi.

Come diavolo fate a non capirlo? Ho il vomito.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Brutto vecchio bianco, faccia da diavolo,

(Ineccepibile.)

smettila di far parlare di te!

(Ressentiment, lo chiamano "populino")

Vorrei poter mettere una imparziale carica esplosiva

(Imparziale? E' ironia?)

alle fondamenta di San Pietro e far crollare ogni opera d'arte, ogni simbolo, ogni altare, ogni uomo inteso come servo del signore.

(Inteso da chi?)

E vorrei che fosse un evento cruento, non uno scomparire silenzioso.

(E' solo una brutta metafora?)

Perché di fronte ad una tolleranza tipicamente cristiana, essere atei significa essere intolleranti.

(Valori invertiti. Molto originale e per nulla dogmatico. Questa non è ironia, la chiamano ambiguità.)

Niente dialogo, niente dialogico contaminarsi d'opinioni con coloro i quali s'abbandonano al dogmatismo più stupido, con coloro i quali non vedono, in quella Pietra romana, una storia di violenza e soprusi e ingiustizie e roghi ed altre e altre ancora malignità. Ci sono errori che non possono essere perdonati.

(Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione.)

Come uomini possiamo avere un'etica, ma come figli di questo dannato dio cristiano, possiamo solo balbettare dei valori stantii ed ipocriti.

(Anche questa la chiamano ambiguità. Ambiguità dell'ambiguità, si usa per far innervosire l'interlocutore.)

Senza abbandonare questo vecchiume, non saremo mai uomini nuovi, non saremo mai liberi.

(Ehi! Un omelia inversa!)

Questa critica non è migliore del suo oggetto. Ed ha la stessa natura: una inconsistente perdita di tempo, di dubbio gusto, caratterizzata da un basso valore letterario e dalla totale assenza di analisi.

GiulioDelleStelle ha detto...

Imparziale non è ironico, imparziale come un'esplosione, che non guarda in faccia a nulla, che non distingue i buoni ed i cattivi, che distrugge soltanto, con indifferenza.
Cruento non è una metafora, cruento è come il sangue da una ferita, come gli arti mutilati, come il dolore fisico.

Per il resto...non dirò un pensiero, ma una opinione personale almeno, è sempre più interessante del fare a pezzetti le frasi altrui.

E ciò vale in particolare per un anonimo senza traccia, per chi biascica il proprio giudizio da dove non può essere visto.

Niente di personale.

Anonimo ha detto...

un omelia? un'omelia...!