giovedì 25 settembre 2008

Carta da musica

Sfioro con le dita
i mezzitoni del tuo cuore,
suono l'allegro del tuo corpo,
carta da musica.

Lungo le venature dei fianchi
intaglio liscio il legno delle viole,
di archi s'inarca la schiena
si flette come nudo e pallido crine.

La pelle è uno spartito muto
di sensazioni in legati ascendenti,
come cieco ne esploro le ottave
e indugio su armoniche di piacere.

Nel tuo morbido ventre,
nella minuta tastiera dell'inguine
compongo e scompongo versi giocosi
calcando i bianconeri del piano.

Vorrei dirigere, orchestra di vita
i tuoi sussurri di soprano
e dimentico concludere
in una euforia, sudata di applausi.

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