Ordine sordo e muto
tu mi chiami, ebreo.
Vago per il mondo e sogno
realtà e persone usuali.
Come combattere i demoni
come esistere e sorridere
se distante è la mia terra
se muoiono i miei fratelli
se il mondo non ha cieli
per le albe dei miei risvegli.
Le mie braccia di carne
muteranno in arti d'acciaio
e cuori e sorrisi ed affetti
cingerò tra braccia di pietra.
Lacrime fredde di ghiaccio
induriranno i volti giovani
e cieco fuori e dentro
difenderò l'uguale, ucciderò il diverso.
Mai più schegge d'odio
feriranno i tralci della vite:
sarò ordine sordo e muto, generoso
restituirò il mio dolore.
Nessun commento:
Posta un commento