mercoledì 8 aprile 2009

Agorafobia.

Chuva. Chora o céu.
Liquido aere m'avvolge
d'una presenza solida.
Respiro un silenzio di suoni
densi e senza mai pausa.

Come persone una calca
d'emozioni s'affolla e batte
greve e sorda alla mia porta.

Come occhi m'osservano
le stridule grida delle cicale
un funebre miagolio nel patio.

Intontito me ne sto; distante
invaso dagli echi di chi bussa.
Fingo: non sono in casa.

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