lunedì 31 agosto 2009

Seduto sul letto in cui ho dormito per tanti anni, quello della casa che è sempre stata mia anche se ho voluto lasciarla, metto in fila gli eventi, ripenso agli ultimi giorni, alle sfumature di questo mio ritorno, a ciò che ho gradito davvero ed a ciò che mi ha lasciato perplesso. E' l'attenzione ai piccoli dettagli che porta in seno il significato della differenza; non è una frase mia, almeno nel significato. I piccoli dettagi nelle persone, la piega degli occhi, la qualità del sorriso, il tono della voce. Ho raccolto una massa di informazioni contorte e criptate e forse il tempo mi darà delle soluzioni o almeno ulteriori indizi.

La mia gioia è stata grande, il ritorno, quel primo punto di contatto, è un momento grande per chi arriva e per chi riceve, solo un minutino, solo un primo saluto, poi è già tutto come prima, almeno in apparenza.

La città è qui, sotto ai miei piedi ed ora esco, scendo giù e muovo qualche passo in questa realtà di porfido duro come la carta.

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