martedì 13 ottobre 2009

Prima delle prime luci dell'alba

Vento che spazzi la notte,
nel mio stanco e tremante origliare
riecheggia il tuo lugubre verso
un tetro smiagolio di felino
che soffia ed artiglia le case.

Silenzio.
Poi stoc!
Un solo colpo muto,
si schianta un legno
di imposte malchiuse
e cristalli di vetro
iniziano a morire
in un gelido fragore
tintinnio vano
ultimo
fragile rantolo.

Nuovamente frusciare
il freddo assorda gli orecchi
di colui a cui non celi
la tua violenta conquista del buio.

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