lunedì 30 novembre 2009

Ode dell'amor giovane

Squisita realtà
di giovane amore
sorpreso
nell'umido itinere
tra bocca e bocca.
Distrattamente
colto
in un locale ricolmo
di gesti
uomini
e cose.
Acerbo frutto
che schiudi
i tuoi fiori di carne
e semplici inchini
d'unione immatura.
Anelito di ragazzi.
Ritorno con voi
agli umori ingenui
d'altri me stessi
e nei vostri
rivivo
i miei baci
di desideri ormai spenti.
Quando il cuore
vergine
pergamena di seta
fu un'erba a primavera
ed ogni sole
ed ogni vento
ed ogni lacrima
di vapore riunito
racchiudeva
il mistero ineffabile
del dono divino.

1 commento:

Paolo ha detto...

Davvero un liuto poetico raffinato...

Mantieni viva questa Sensibilità,
SEMPRE, anche quando vecchio e malfermo sulle gambe qualcuno ti bisbiglierà nelle orecchie che...
non c'è più il Sole...

Pablo