martedì 5 gennaio 2010

E lei guardandomi negli occhi disse: "Perché io ho una cultura, perché ho dedicato i primi venticinque anni della mia vita allo studio, alla comprensione del mondo e degli uomini? Ho forse fatto l'università per essere migliore degli altri, per arrivare prima ai concorsi? Per superare i miei amici ed i miei compagni? Per esser la migliore e prendere per me tutte le borse di studio, tutti i contratti di lavoro possibili? Oppure è per qualcos'altro, che ho fatto tutto questo?"

Io rimasi in silenzio. Possibile che tutto il percorso di venticinque anni di noia e passione, di rabbia per brutti insensati voti, di paura per le interrogazioni, tensione per gli esami, studio appassionato e quant'altro, possano essere finalizzati solamente al fare carriera?

Cos'è la cultura?

1 commento:

Arianna ha detto...

Sarebbe bello socializzare. Tutto. Diventare più grandi non per sé, ma per far sì che anche altri possano crescere grazie a noi. E noi grazie a loro.
Non c'è spazio per tutti?
Io non ci voglio credere.
Se mi conquisto un posto voglio stringermi e far sedere qualcun altro accanto a me.
Mi rifiuto di credere che il senso del mio faticare si esaurisca nel tentativo di arraffare il maggior numero di riconoscimenti (sociali, economici...) possibile.
Non mi interessa diventare grande io, non lo sarò mai abbastanza, in ogni caso.
Mi interessa diventare più compassionevole, generosa, giusta, coraggiosa, delicata e rendere tale la realtà che mi circonda.