martedì 5 gennaio 2010

Non c'è nulla che renda più difficile il dialogo che l'eccessiva stima di sé stesso, il pretendere che le proprie idee non abbiano bisogno di essere confrontate con quelle degli altri.

- N. Bobbio -

4 commenti:

ES ha detto...

Questo problema mi affligge, sia dal punto di vista personale sia dal punto di vista lavorativo.

La questione che da tempo mi pongo è, forse, leggermente diversa.
Si tratta del limite tra l'imporre e far accettare un'idea. La considerazione che si deve avere di sé e che si deve trasmettere per dare autorità alla tua idea attraverso una fonte autorevole, e l'umiltà che la deve accompagnare affinché venga accettata senza contrasti ideologici.

Le idee vanno in realtà confrontate fa parte della loro stessa natura, che è parzialmente indipendente dalla nostra. Ma se non si imponesse un minimo di autorevolezza e finanche di presunzione, le idee stesse smarrirebbero tutto il fascino e l'appetibilità.

GiulioDelleStelle ha detto...

Ciao E.,
io credo che quando un'idea venga espressa ne nasca un confronto tra mondi differenti, probabilmente il contrasto nasce nel momento in cui l'ascoltatore si senta "messo in discussione" nella propria personalità. Forse, come dici, il trucco sta proprio nel esporre una idea accompagnandola con una certa autorevolezza, ma anche mostrando la propria debolezza in modo da non minacciare o mettere in discussione l'altro.

Espresse con autorevolezza, ma non imposte con l'autorità ^_^

A presto,
G.

ES ha detto...

Eh già...
guarda cosa accade a Rosarno quando viene imposta con l'autorià un'ida di Stato...

Ho appena scritto un commento sulla vicenda di Rosarno (questioni che solitamente non affronto nel mio blog) http://emanuelesbardella.wordpress.com/2010/01/09/il-caso-rosarno-intolleranza-nei-confronti-di-questa-classe-politica/

GiulioDelleStelle ha detto...

Ho letto l'articolo e lasciato un commento.
Interessante e...ben scritto!

A presto,
G.