Sempre più spesso, in effetti, ragiono in termini energetici. Questo vale per le persone, come per i luoghi. E non è soltanto questione di "qualità" ma anche questione di equilibrio, di centratura. Mi capita di osservare una qualità positiva, ma che si espande e conquista lo spazio intorno in modo violento ed arrogante, o al contrario che rimane confinata nel corpo e non dialoga con gli altri esseri. Mi capita di osservare una qualità negativa, che assorbe le altrui energie, che imbruttisce gli spazi, crea vuoti invece di avvolgere e creare unione. Per me stesso soprattutto, valuto ciò che mi accade, i miei incontri e le mie esperienze, in questi termini. E ciò non mi sembra dimostrabile, o esplicabile, ma tuttavia una volta che si entra in contatto con questa realtà nuova, essa diventa l'unica esistente: semplicemente normale.
Qualità ed equilibrio, ecco ciò che ho scoperto fino ad ora.
giovedì 27 marzo 2008
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