Sfiorare di labbra
ammalia il mio piacere.
Si gonfia e lontano risale
il Canto dell'Uomo.
Estasi d'amore primaverile
avvolta dalle tue dita.
S'accordano i liuti del mare:
esplode
un fragore schiumoso di onde
su vertigini di fiordi scandinavi.
E danzano i calabroni
su esili steli d'orchidea,
orgogliosi si scontrano
ossuti palchi di cervi,
si alza eccitato e frenetico
un volo di colibrì ubriachi.
Nel bagliore lunare notturno
riecheggia il grido del lupo.
sabato 3 maggio 2008
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1 commento:
domanda sciocca, ma è pur sempre una domanda di cui mi incuriosisce la bramata risposta:
ma perchè non ti fai un quanderno delle tue poesie e lo pubblichi? (come già alcuni fanno, trovi un editore eccetera eccetera?) c'hai talento, potresti esprimerti non solo con il blog...
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