sabato 3 maggio 2008

Sfiorare di labbra
ammalia il mio piacere.
Si gonfia e lontano risale
il Canto dell'Uomo.

Estasi d'amore primaverile
avvolta dalle tue dita.
S'accordano i liuti del mare:
esplode
un fragore schiumoso di onde
su vertigini di fiordi scandinavi.

E danzano i calabroni
su esili steli d'orchidea,
orgogliosi si scontrano
ossuti palchi di cervi,
si alza eccitato e frenetico
un volo di colibrì ubriachi.

Nel bagliore lunare notturno
riecheggia il grido del lupo.

1 commento:

Giacomo ha detto...

domanda sciocca, ma è pur sempre una domanda di cui mi incuriosisce la bramata risposta:

ma perchè non ti fai un quanderno delle tue poesie e lo pubblichi? (come già alcuni fanno, trovi un editore eccetera eccetera?) c'hai talento, potresti esprimerti non solo con il blog...