Rammento che uno dei momenti più sinceri dei miei viaggi lo vissi nella brutta città di Xining, dove in un parco lastricato di cemento tra le case popolari due bimbi mi mostravano i loro pattini a rotelle e non avevano nulla, ed in quel nulla si nascondeva la realtà solida ed io gli sorridevo ed ero loro grato. Quanti monti e templi e volti e musei più vicini e lontani ho dimenticato, mentre quei due bimbi mi guardano stupiti, ricongiunti nel Cuore di Caia, assieme ai loro fratelli scuri.
In queste terre per gli astronauti non esiste la cattiveria. La cattiveria non esiste. I viaggiatori non possono non essere buoni, perché il mondo dona loro miele per lo spirito e quest'ultimo si fortifica e allontana la sofferenza, proprio dove tutti pensano essa si espliciti con più violenza.
1 commento:
Questo tuo sentire/pensiero è davvero molto profondo.
Esprime Luce.
Posta un commento