lunedì 13 ottobre 2008

Una foglia che cade alla sera non si può descrivere con le parole e per rispetto non cercherò di farlo ora. Un albero non chiede il permesso di soggiorno prima di crescere in un luogo ed i berberi sulle montagne dell'Atlante fanno un pane macinando il grano manualmente "che c'è bisogno di schwarznegger per sollevarlo" da quanto pesa.

Ironizzi, arma potente, sulle debolezze umane: mimi il vecchio tirchio che si tiene tutto il denaro e lo porterà nella tomba, ti domandi come esistano Maestre d'asilo per tua figlia, persone confuse che si nomano con una delle parole più profonde.

Cerco di camminare con una postura che si addica ai nostri discorsi, il nostro comune amico se ne sta con le mani giunte dietro la schiena come un anziano, o come una persona riflessiva, e tu te ne stai lì, gesticoli nel tuo giubbotto di jeans dopo il lavoro e con fare allegro ci togli il tappeto, quello berbero costruito con intrecci di parole, da sotto i piedi.

Safari njema, Fatah.

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