venerdì 9 gennaio 2009

Il mio cuore balla il tip tap. Tamburella, fa rumore. Rompe il ritmo, lo sento ticchettare, tic tac, proprio come la tastiera sotto una scrittura veloce e priva di ulteriori indugi, tip tap come una scarpa impatta sul parquet di legno lucido ad una velocità folle. Per un attimo durante la frenesia del muscolo più importante mi sono sentito come il protagonista di Gattaca, come se il tempo fosse poco e le distanze da percorrere per raggiungere i propri sogni enormi. E mentre quello ballava dentro di me è salita una certa paura ed urgenza a ricordarmi che tic tac tic tac il tempo scorre e vola via. Leggero, non pesante. A ritmo di musica iberica, a ritmo di nacchere sciolte.

Poi riprende la sua cadenza da metronomo e ritorna nella cassa toracica, nulla di grave. Siamo, sono, proprio come un prodotto da supermercato, con la scadenza posta fuori dalla scatola, sulla linguetta d'alluminio, dove lo yogurt che ci sta dentro non può leggere.

3 commenti:

Giacomo ha detto...

Dici che se ci guardiamo a vicenda ci possiamo leggere le date di scadenza?

Anonimo ha detto...

Interessante osservazione, ma è anche importante realizzare "cosa" è soggetto a scadenza...

GiulioDelleStelle ha detto...

Per il breaker: la vedo dura, essendo tutti ben richiusi nel proprio vasetto...a meno che...non chiedessi gli occhi di uno Shinigami!

Realizzare "cosa" è soggetto a scadenza, realizzarlo davvero...mi prenderà del tempo!

A presto ad entrambi!