domenica 25 gennaio 2009

Una giornata di splendido sole. Rimetto la tavola da snowboard dopo due inverni di pausa. Sciare è come andare in bicicletta, non si dimentica facilmente. I monti svettano intorno nel cielo terso, i colori sono vivi, vibrano insieme gli abeti, i larici, le cime di roccia e neve, l'astro della nostra galassia. Contemplo il mondo in attesa, mentre una bella signorina in tuta bianca scende coraggiosa, con le sue curve incerte e le paure superate. Anche lei mi commuove, si inserisce perfettamente nel mondo come un particolare nel dipinto.

Stanchezza, fatiha in toscano, ben-essere vissuto nell'avventura di qualche fuori pista non troppo avventuroso, ma capace di trasmettere all'uomo la sensazione di volare. La neve è geniale, perchè e acqua farinosa, ma al contrario della forma liquida può esistere anche in pendenza. Un grande vantaggio, in pista.

Pratico non soltanto la terza osservazione, ma l'osservazione del mondo che ruota intorno ad elios mentre io mi muovo sulla sua scorza.

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