sabato 7 febbraio 2009

Avvenne così, di punto in bianco, come schiacciando l'interruttore della luce: a tutti, in tutto il mondo, passò la voglia di scopare. In primis ognuno pensò fosse un problema personale. Molti provarono con la masturbazione, ma niente. Ognuno era almeno felice di vedere che anche i partner non erano troppo desiderosi di avere rapporti e le donne non dovettero inventare una nuova forma di meningite serale contagiosa e diffusissima. Gli uomini, vedendoselo un po' smortarello tra le gambe, diedero la colpa alle proprie compagne. Quelli che non avevano compagne notarono la differenza camminando per strada: niente più visioni seducenti ed erotiche in panetteria, niente pensieri di sesso selvaggio in luoghi improbabili con le sconosciute in coda al supermercato. In verità, anche quelli che avevano una compagna lo notarono per strada, ma diedero comunque la colpa alla propria lei. Tutti si convinsero, senza parlarne l'uno con l'altro, di avere un serio problema, e quindi ancor più cercarono la relazione capace di farli emozionare, di far ritrovare loro il piacere del sesso. Niente. I bordelli chiusero poco dopo, insieme agli studi televisivi. Le puttane sulle strade iniziarono a protestare ed indissero una giornata di lavoro gratuito per cercare di invogliare il cliente. Nessuno si presentò. Anche gli gigolo si ritrovarono in difficoltà: non sapevano che diavolo farsene di ore di palestra e massaggi, se questo non era sufficiente ad attirare il gentil sesso. Da parte sua il gentil sesso ormai se ne fregava e le donne iniziarono a pensare seriamente che l'apparenza non era poi fondamentale e che anche se erano brutte o grasse o fuori posto e non truccate, in fondo andava bene così. Era più comodo e si stava meglio.  Chiusero le palestre e molti ex-forzuti dal cervello minuscolo scoprirono una vera e genuina passione per gli scacchi. Mister muscolo 2008 divenne nel 2010 campione mondiale di scacchi ed in seguito alla vittoria al meglio di dodici partite, di cui sette vinte e due patte, rilasciò una intervista in cui esprimeva la gratitudine nei confronti del miracolo accaduto l'otto febbraio dell'anno precedente, quando perse la voglia di scopare. L'intervistatore ammutolì. Il microfono si allontanò per un attimo dalla bocca per poi riavvicinarsi ed ammettere: anch'io provo lo stesso, dal quello stesso giorno!

Fu la rivoluzione della castità. Tutti quelli che videro l'intervista corsero per strada, in tutte le lingue ammisero finalmente, si cavarono quel peso dallo stomaco, urlandolo a squarciagola: non mi interessa il sesso! Non ricordo più cosa sia! Tutti vollero esporsi a quel punto. Nacquero comitati, i giornali non parlavano d'altro. Vennero fatti degli studi sui maschi che ancora sostenevano di avere ottime prestazioni, ma su cento al mondo che se ne trovarono, si scoprì che ottantasei mentivano spudoratamente e gli altri quattordici soffrivano di una malattia di erezione continua detta "priapismo" e pregarono di essere curati al più presto. Vi furono delle donne che sostenevano a gran voce di aver ricevuto il dono prima del fatidico giorno del febbraio duemilaenove, ma tutte le altre ridacchiarono tra loro, ritornando per un poco al pettegolezzo.

Da quell'anno in poi la società e la cultura umana fiorirono, l'arte e l'anima furono le principali occupazioni di ogni uomo e donna, tutti ricercarono la propria vera passione e la trovarono. Gli interrogativi sulla vita erano all'ordine del giorno, soprattutto perché l'interesse alla filiazione era calato più che drasticamente e si temeva la fine della razza umana.

L'estinzione avvenne un secolo dopo, quando morirono, abbracciati, l'ultimo uomo e l'ultima donna. Subito dopo qualcuno riaccese l'interruttore, ma essendo tutti morti nessuno se ne accorse. I conigli, forti delle loro abitudini, erano ormai i padroni indisturbati del globo.

1 commento:

Arianna ha detto...

Non so perché solo ieri mi sono messa a leggere il tuo blog con un minimo di attenzione. Mi dispiace non averlo fatto prima. Con "mi dispiace" intendo dire che mi dispiace per me. Perché i tuoi testi sono una boccata d'aria, un abbraccio amico. Grazie.