lunedì 9 marzo 2009

Tratto da un diario che rileggo ora e che compilai circa otto anni fa.

Oggi ho capito una cosa. Tutto ciò che sarò lo sarò perché lo ho voluto io. Nessuno sarà l'artefice della mia vita all'infuori di me. Io costruirò la mia vita perché è una ed appartiene solo a me.

Mi domando se è possibile, oggi, non tenere fede alle promesse del ragazzo che ero. Se è possibile che io disattenda le mie stesse speranze. C'è molto da fare.

1 commento:

Giacomo ha detto...

direi che è il rischio costante.
direi che occorre una lotta continua, giorno per giorno, costante, per vincere la debolezza.