mercoledì 6 maggio 2009

Atena

Sarei, preziosi compagni di mare,
un solitario Nessuno vagabondo
se lontano dalle eleganti anime vostre
vivessi questo eterno viaggio di volta.

Fu un miracolo dagli occhi lucenti
a tessere una lacrima d'oro e d'argento
nei nostri destini scritti e celati,
mosaico di sabbia ancora incompiuto.

Voi siete le mie rime sbaciate,
amici, fratelli da tempo immemore
siete delizia del mio cuore bambino.

Aurora mostrerà le sue dita di rosa:
Odisseo tornerò alla mia Itaca fiorita
e voi Achei, ognuno alla sua casa.

3 commenti:

Paolo ha detto...

Odissea dell'Essere...

Ramon Gutierrez ha detto...

Trovo sempre simpatico l'intreccio di pensieri: quelli di chi è a casa che si immagina i luoghi di chi è in viaggio e al contempo chi è lontano sente una sottile nostalgia. Chissà se quando ci si pensa in qualche modo si entra in contatto per davvero...

GiulioDelleStelle ha detto...

Chissà Niccolino! Lo scopriremo con il tempo :P

Um abraço a tutti e due!