Sarei, preziosi compagni di mare,
un solitario Nessuno vagabondo
se lontano dalle eleganti anime vostre
vivessi questo eterno viaggio di volta.
Fu un miracolo dagli occhi lucenti
a tessere una lacrima d'oro e d'argento
nei nostri destini scritti e celati,
mosaico di sabbia ancora incompiuto.
Voi siete le mie rime sbaciate,
amici, fratelli da tempo immemore
siete delizia del mio cuore bambino.
Aurora mostrerà le sue dita di rosa:
Odisseo tornerò alla mia Itaca fiorita
e voi Achei, ognuno alla sua casa.
3 commenti:
Odissea dell'Essere...
Trovo sempre simpatico l'intreccio di pensieri: quelli di chi è a casa che si immagina i luoghi di chi è in viaggio e al contempo chi è lontano sente una sottile nostalgia. Chissà se quando ci si pensa in qualche modo si entra in contatto per davvero...
Chissà Niccolino! Lo scopriremo con il tempo :P
Um abraço a tutti e due!
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