giovedì 20 agosto 2009

La diarrea e´un compagno di avventure davvero spietato. Ti coglie quando meno te lo aspetti e nel giro di pochi secondi realizzi di avere un dolorino alla pancia, forse di dover fare una scorreggina (si puo' scrivere scorreggina su un blog?), che sicuramente sia il caso di cercare un bagno, ed alla svelta, o mio dio, dannazione, oh no, ti prego aspetta, ti prego ancora trenta secondi, merda, sono spacciato! In somma una serie di aperture subitanee e serrate verso la consapevolezza della propria situazione intestinale.

E sapete perche´scrivo di questo? Perche´qualche istante fa avevo iniziato un post sull' interessante impianto portoghese di Maputo, dove sono, sul paradosso riguardante il fatto che cio´che di bello c'e´in una citta´come questa e´merito di chi ha sottomesso e schiavizzato...e tuttavia ecco, non riuscivo a concentrarmi a causa delle mie urgenze intestinali.

Un moto di sincerita´, in poche parole.

1 commento:

Paolo ha detto...

Beh, in questo caso il vecchio adagio..."tieni duro" ti calza a pennello...Giulio!
Vorrei aggiungere..."che la mia carta igienica sia con te! "
Se non lo stai già facendo, ricorri appena puoi a dei ricchi fermenti lattici con ceppi diversificati e rammenta di bere molto.

Paolo