domenica 18 maggio 2008

Il magico suono del silenzio nasce e cresce in tutta la sua forza in seguito al suono. Le voci del mantra d'un tratto si interrompono, "Om Mani Padme Hum" scompare e lascia spazio alla vibrazione silenziosa ancora viva nell'orecchio. Alla fine il Maestro HH compie una gestualità profonda con i cimbali, le sue mani si muovono in modo elegante ed aggraziato; la sua voce a tratti sprofonda negli abissi della coscienza in vibrazioni armonizzanti. Il maestro OO invece rimane per tutto il tempo seduto, in una posizione esprimente una dignità schiacciante ed enorme, marziale, come esempio di solidità e grazia.

Ed io, esattamente io, ero solo una formica. E nello stesso luogo persone più e meno evolute mimavano gli stessi gesti, si contorcevano in asana simili alle mie. Alcuni prendono uno, altri cento, altri ancora mille. E' la parabola del buon seminatore. Anche se, in effetti, i semi non piacciono al Maestro HH. Ho avuto la fortuna di stringergli la mano e sono riuscito a farlo in modo sensato, nonostante Magister corresse come uno stambecco sotto la pioggia.

Una armonia intensa, interrotta solo da un pranzo privo di significato alcuno. Sebbene, in fin dei conti, ci sia sempre rifugio in un caffè un po' distante. In ottima compagnia.

Shukran, Magister.

1 commento:

Giacomo ha detto...

il 26 novembre 07 hai scritto una poesia magnifica.
se è tua confermi nuovamente la mia tesi: raccogli le tue poesie in un quaderno.

non vedo cmq l'ora che tu mi racconti meglio della giornata.

un salutone.