mercoledì 13 agosto 2008

Scricciolamano, preta e pequena,
smarrita nel mio palmo bianco.
Viso di terra scura,
agghindato d'un sorriso di ceramica.
Buio come le stradicciole dell'isola,
buio come la paura itinerante,
nero come un angelo nero
che squarcia la tenebra della notte.

Giostra, trottola di chiaroscuri
prendimi per mano e donami
la luce di Ilha de Mozambique.

Saro` girocolli di perline,
saro` monete portoghesi riemerse,
saro` calcinacci screpolati
ed un nonsoche` di nostalgia
mentre il tramonto si scioglie,
a picco dietro il mare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ci nutriamo non solo di terra, acqua, fuoco, aria, ma anche di impressioni, di sensazioni che sono il cibo per l'Essere, immensamente importante!

Sono felice di sapere che stai bene.

A presto.

Milarepa