lunedì 18 agosto 2008

Stamattina mi sono svegliato alle tre. Alle tre e cinque ero sul cassone di un camion ed alle quattro quel cassone era cosi´strapieno di persone che io me ne stavo completamente rannicchiato, come un essere pieno di terrore, nel tentativo di dormire o almeno di non essere al centro dell'attenzione. Alle sette e mezza cercavo di fare autostop ad un incrocio ed alle nove ho preso il primo vero autobus del mio viaggio. Aveva tutti i vetri rotti e la porta era chiusa con una corda elastica, per trazione di un ometto adetto alla mansione. Quando ad un certo punto ho visto una lingua di asfalto che si apriva davanti a me ero semplicemente al settimo cielo.
Quella strada asfaltata e quell'autobus abbastanza confortevole erano tutto cio´che desideravo. E´stato buffo anche per me, scoprirmi cosi´ben disposto nei confronti dell´asfalto.

La ricerca della libertá mi sembra sempre piu' una missione ciclopica, a volte al di sopra delle mie forze.

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